Questo caposaldo difensivo fu costruito tra il 1941 e il 1943 dai soldati della 222° Divisione costiera italiana, ed era formato da circa una ventina di postazioni di vario tipo, con lo scopo di difendere le vie di accesso nella zona sud di Salerno. Fu occupato dai Tedeschi tra l’8 e il 9 settembre 1943 e utilizzato contro gli Inglesi che nelle ore successive allo sbarco occuparono quelle colline. Attualmente la facciata a forma di casa che dava sulla strada è quasi completamente scomparsa e l’ingresso è stato chiuso al pubblico.

Oggi il colle Bellara è noto con il nome di Masso della Signora, per via della sua particolare forma. Il Colle separa il centro della città dai nuovi quartieri orientali, e durante la Seconda Guerra Mondiale è diventato teatro dei combattimenti tra gli alleati anglo-americani e le truppe nazifasciste. Il bunker, equipaggiato con una mitragliatrice e un piccolo cannone anticarro, controllava la parte centrale del caposaldo e la strada che lo costeggiava. Il lato affacciato sulla strada carrabile che porta a località Giovi era camuffato con la facciata di una casa, mentre il versante a est, orientato verso il mare, era mimetizzato in parte con il finto tetto della casa e in parte con materiale mimetico. Seguendo la strada in discesa sulla sinistra, a pochi metri dal bunker, vi è una delle tante postazioni circolari mono arma presente in zona. Questa si presenta con una torretta munita di feritoie e una camera sotterranea.

L’area è oggi interessata dal progetto MAPPAMI SALERNO (Mappatura postazioni militari Salerno) che in collaborazione con il M.O.A. di Eboli e la facoltà di informatica dell’Università degli Studi di Salerno, ha come scopo principale il censimento di tutte le postazioni, strutture e opere militari presenti nelle provincia.

Inoltre, da alcuni anni un team di ricercatori ha iniziato il restauro e la conservazione delle postazioni militari presenti.