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Fin dal 2006 si è varata la costruzione di un Museo della Shoah a Villa Torlonia. I lavori sono stati ostacolati da diverse vicissitudini politiche e tecniche. Ma intanto la Fondazione che lo promuove svolge una intensa attività di divulgazione sui temi della persecuzione e della deportazione razziale.
La Fondazione è nata nel luglio 2008 ad opera del Comitato promotore del progetto Museo della Shoah, costituitosi alla fine del 2006 e comprendente l’Associazione Figli della Shoah, Comunità ebraica di Roma, Comune di Roma e Unione delle comunità ebraiche italiane.
La mission è quella di dare impulso alla costruzione del Museo Nazionale della Shoah a Roma, che dovrebbe nascere nel parco di Villa Torlonia secondo il progetto di Luca Zevi.
Nel frattempo, la Fondazione ha fissato nel 2015 la sua sede presso la Casina dei Vallati al Portico d’Ottavia, nella zona del ghetto oggetto della retata del 16 ottobre 1943, dove ha anche aperto un centro di interpretazione.
La Fondazione si occupa di mantenere viva e presente la memoria della Shoah, lo sterminio programmato di 6 milioni di ebrei, e delle dinamiche che l’hanno generato, con particolare riferimento alle leggi razziali italiane del 1938.
Promuove convegni e ricerche, ma anche mostre itineranti, produzioni audiovisive e viaggi della memoria e svolge una intensa attività didattica e formativa. In particolare, organizza, in collaborazione con la Comunità ebraica, visite guidate al Ghetto e ad altri luoghi della persecuzione romana.