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Monumento ai caduti del bombardamento di San Lorenzo

Italia

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Il monumento ai caduti del bombardamento di San Lorenzo, progettato da Luca Zavi, è stato inaugurato nel 2003 nel Parco del Monumento ai Caduti del 19 luglio 1943 e ricorda il primo gravissimo bombardamento della capitale, effettuato all'indomani dell'incontro tra Mussolini e Hitler e poco prima dello sbarco degli Alleati in Sicilia.

All'inizio del 1943, alla Conferenza di Casablanca, Regno Unito, Stati Uniti e Francia Libera decisero di mettere in atto l'offensiva che partendo dall'Africa sarebbe arrivata in Italia per sconfiggere l'Asse da sud.

Gli Alleati sbarcarono quindi a Pantelleria il 12 giugno 1943 e in Sicilia il 10 luglio. Mussolini incontrò Hitler a Feltre senza ottenere alcun aiuto sostanziale. Il 19 luglio, poco dopo le 11 del mattino, 300 bombardieri americani provenienti dal Nord Africa sganciarono più di 4.000 bombe con oltre 1.000 tonnellate di esplosivo sulla stazione ferroviaria di San Lorenzo, sugli aeroporti del Littorio e di Ciampino e sui depositi lungo le strade consolari.

Furono colpiti la Facoltà di Medicina, il cimitero del Verano, la basilica fuori le mura e diverse case nel raggio di oltre 500 metri dall'obiettivo. Il bilancio fu di oltre 3.000 morti e 11.000 feriti; 10.000 edifici distrutti e 40.000 sfollati. Nel pomeriggio, Papa Pio XII lasciò il Vaticano e andò a portare conforto alla popolazione del quartiere. Il re fu invece spinto via dalla folla e Mussolini visitò i feriti solo una settimana dopo. Tra l'agosto 1943 e il giugno 1944 ci furono oltre 50 bombardamenti su Roma.

Il 19 luglio 2003 è stato inaugurato un monumento commemorativo in cui sono elencati i nomi delle 1.674 vittime accertate durante il tragico bombardamento del 19 luglio. Il monumento è stato realizzato da Luca Zevi, vincitore di un concorso indetto dalla Facoltà di Architettura di Valle Giulia in collaborazione con il Comune. Due facce emergono dal terreno e mentre una è racchiusa da una serie continua di cristalli su cui sono impressi al laser i nomi delle vittime, l'altra, non visibile ai visitatori, permette di posizionare delle botole di ispezione. Di sera, il monumento è illuminato da una serie di neon posti all'interno del cristallo. Il monumento è stato sottoposto a restauro nel 2018.

Nel quartiere sono presenti numerosi altri punti di riferimento: monumenti, lapidi e targhe che formano un vero e proprio percorso urbano. È stato inoltre istituito un archivio storico che ha aggiornato l'elenco dei caduti e ha compilato una lista degli abitanti del quartiere che furono deportati durante la guerra.