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Indicazioni stradali
Il 28 dicembre 1943 una pattuglia tedesca nel territorio di Vallerotonda, frazione di Cardito, incontra un gruppo di civili che erano sfollati da oltre un mese dai paesi vicini. Avviene la strage, con la uccisione di 42 donne, vecchi e bambini.
Molti di essi avevano meno di dieci anni e la più piccola compiva un mese di vita. Sul luogo venne eretto nel 1983 un Sacrario con un monumento realizzato dalla Scultore Mastroianni; nei pressi, vicino al torrente Rio Secco, la Croce in ferro luogo esatto della strage. Si salvarono miracolosamente in 3, testimoni ocular della strage.
La Strage di Collelungo, frazione Cardito di Vallerotonda, è una delle più efferate compiute dai Tedeschi durante la permanenza sulla Linea Gustav. Il luogo dove I civili si erano riparati dal rigore dell’inverno, era costituito da anfratti e grotte, nelle quali I nuclei familiari avevano trovato rifugio. I civili vennero raggiunti pochi giorni prima dell’eccidio da 4 soldati italiani sbandati, anch’essi uccisi, di cui si ignora tutt’ora il nome. Il luogo si trovava in una gola vicino al Rio Secco, nei pressi delle Mainarde dove le truppe del Corpo di Spedizione Francese, in particolare Marocchini, stavano da giorni cercando di sfondare le linee tedesche per attuare il piano ideato dal Generale Alphonse Juin, chiamato “la manovra di Atina”, che prevedeva di sfondare in direzione della Valle di Comino, aggirando le munite difese tedesche a Cassino.
Tutt’oggi non è certa la ragione della strage ed anche quale unità tedesca ne fu artifice. I luoghi erano occupati dal 100 Reggimento dei Gebjrsjager della 5 Divisione da Montana, ma in quelle ore erano stati inviati in rinforzo anche Soldati del 115 Reggimento della 15 Divisione Panzer Grenadier. I sopravvissuti hanno potuto raccontare solo le fasi concitate dell’eccidio, compiuto senza alcuna pietà e dubbio dai Tedeschi. I corpi fuono coperti alla meglio con rami e foglie ed abbandonati in loco; sarebbero stati recuperati molto tempo dopo. Il Sacrario di Collelungo, incastonato tra le montagne delle Mainarde, nelle foreste di faggio, è un luogo naturalistico unico, pieno di un grande senso di pietas per coloro che vi persero la vita.
Ogni anno associazioni storiche si recano sul luogo della Strage il giorno 28 dicembre; mentre la celebrazione ufficiale da parte del Comune di Vallerotonda si tiene la prima Domenica di Agosto.
Indirizzo
Via Martiri di Collelungo, Vallerotonda