La maggior parte dei soldati sepolti al cimitero di guerra di Niederbronn morì durante l'operazione Nordwind, lanciata da Hitler la notte di Capodanno 1944. L'operazione era un disperato tentativo di riprendere l'Alsazia. Violente battaglie scoppiarono in villaggi come Wingen-sur-Moder, Reipertswiller, Philippsbourg nei Vosgi settentrionali, Hatten e Rittershoffen a nord di Haguenau o Herrlisheim nella testa di ponte a nord di Strasburgo. Dopo la guerra migliaia di soldati tedeschi caduti furono sepolti in tombe sparse in tutta la regione. Nel 1961 queste tombe vennero trasferite nell'ex cimitero americano-tedesco su una collina che domina il passaggio strategico verso la pianura attraverso Niederbronn. Nel cimitero ci sono 1.500 tombe di soldati non identificati. 2.200 tombe appartengono ai membri delle Waffen-SS, anche se questa informazione è omessa sulle loro lapidi. Il cimitero ospita tombe di 17 nazionalità; una chiara indicazione che l'esercito tedesco dipendeva in parte da manodopera straniera durante le fasi finali della guerra. Le tombe dei soldati morti nel giugno 1940 dimostrano che la Linea Maginot ha fermato in parte le forze tedesche. Altre sepolture sono di membri del Volkssturm, una milizia creata nell'ottobre 1944, donne che guidavano le ambulanze, diversi civili e prigionieri di guerra tedeschi che morirono rimuovendo le mine dopo la guerra. Questo cimitero e quello più piccolo di Bergheim vicino a Colmar sono gestiti dal Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge, un'associazione privata il cui scopo è promuovere la pace. Essa gestisce anche il centro giovanile Albert Schweitzer, annesso al cimitero.