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Nonostante gli effetti devastanti, l’ultima grande offensiva di Hitler in Occidente ha messo in luce il numero di civili che ha svolto un ruolo centrale nelle operazioni di soccorso. Il loro impegno è spesso poco conosciuto, poiché l’offensiva delle Ardenne è stata a lungo considerata un evento di natura esclusivamente militare.
Il destino di Renée Lemaire (1914-1944) è un ottimo esempio del coinvolgimento di civili nell’offensiva. Figlia di commercianti di Bastogne, la giovane Renée si formò come infermiera e durante la guerra lavorò al Brugmann Hospital di Bruxelles. Con l’avvicinarsi del Natale, Renée programmò di passare la vigilia insieme alla sua famiglia. Questa fu una decisione che le costò cara. Il 22 dicembre si ritrovò circondata dai propri concittadini e dagli uomini della 101a Divisione Aviotrasportata americana.
Decise di rimanere come volontaria lavorando come assistente medico e venne assegnata dal capitano chirurgo Jack T. Prior all’unità medica del 20o battaglione di fanteria corazzata insediato nell’ormai ex magazzino Sarma in rue de Neufchâteau. Il magazzino disponeva di cucine sul retro che permisero agli americani di allestire un ospedale temporaneo che poteva accogliere 150 soldati. Per due giorni lavorò incessantemente al fianco di un’altra infermiera, Augusta Chiwy, per curare, nutrire e dare conforto ai feriti. Ma il 24 dicembre l’ospedale da campo venne duramente colpito da un bombardamento da parte della Luftwaffe. Tra le macerie vennero rinvenuti 30 corpi, tra cui quello di Renée. Alcune testimonianze, soprattutto quella del capitano Prior, che sarebbe diventato un fervido difensore della sua memoria, affermarono che la donna morì nel tentativo di portare in salvo i feriti dall’edificio in fiamme. Altri raccontarono che Renée morì sul colpo e che solo “la parte superiore del suo corpo” venne ritrovata tra le macerie dell’edificio.
In ogni caso, grazie ai soldati della celeberrima 101a Divisione Aviotrasportata e ai vari media americani, prima tra tutti la cinematografia hollywoodiana, agli occhi delle nuove generazioni d’oltreoceano Renée divenne “L’angelo di Bastogne”. La tragica morte avvenuta alla vigilia di Natale non fece che accelerare ancora di più la sua consacrazione a leggenda iconica.
Nel 50o anniversario della sua morte, venne affissa una targhetta commemorativa sull’edificio di rue de Neufchâteau, oggi sede di un ristorante cinese. Renée è seppellita al cimitero comunale di Bastogne, non lontano da Augusta Chiwy, morta nel 2015.
Indirizzo
Rue de Neufchâteau 21, 6600 Bastogne, Belgium