La Battaglia della Schelda fu una delle più grandi e pesanti operazioni militari avvenute su suolo olandese durante la Seconda Guerra Mondiale. Tale serie di operazioni militari ebbero luogo nell'autunno del 1944 nel nord del Belgio, nella provincia della Zelanda e nel Brabante occidentale.
Il controllo della Schelda occidentale, estuario lungo 95 chilometri che collega Anversa al Mar del Nord, era diventato cruciale per poter utilizzare nuovamente i porti principali al fine di garantire l'avanzata finale degli Alleati contro la Germania nazista.
La necessità di ricominciare a utilizzare i porti di Anversa si fece man mano più impellente vista la crescita delle linee di rifornimento nei porti improvvisati in Normandia e l’arresto della rapida avanzata attraverso al Francia e il Belgio. Gli Alleati inizialmente ignorarono la Schelda e optarono per una veloce offensiva verso il cuore della Germania.
Il ritardo causato dall'operazione Market Garden, ampiamente fallita, permise alle forze tedesche di ritirare unità dalla Francia e dal Belgio e di stabilire nuove difese in Zelanda e nel Brabante Settentrionale. L'estuario della Schelda, che avrebbe potuto essere conquistato senza problemi a inizio del settembre 1944, fu così trasformato in una nuova linea fortificata a inizio di ottobre. Il proseguimento della liberazione dell'Europa occidentale dipendeva quindi da ciò che sarebbe accaduto intorno alla Schelda occidentale. Il risultato fu una battaglia sanguinosa, accompagnata da distruzioni di massa e che portò a massicce perdite civili.
Così, il 13 settembre 1944, iniziò una delle più grandi e pesanti operazioni militari che interessarono l'Europa occidentale, guidata dalla Prima Armata canadese con l'assistenza dalle forze alleate britanniche, polacche, francesi, norvegesi, belghe e americane. La battaglia della Schelda, durata quasi cinque settimane, causò, tra le forze armate alleate, migliaia di morti, feriti e dispersi. Inoltre, ci vollero più di tre settimane per liberare la Schelda occidentale dalle mine. Il 28 novembre di quell'anno, il primo convoglio arrivò finalmente ad Anversa e l'atto finale della guerra in Europa occidentale poté avere inizio.
Le perdite canadesi furono così alte che, nei libri di storia canadesi, il numero dei morti durante la battaglia della Schelda viene spesso comparato con le perdite subite sul fronte di Passendeale durante la Prima Guerra Mondiale: la Battaglia della Schelda, di fatto, si rivelò la più sanguinosa per il Canada durante la Seconda Guerra Mondiale.