In quest'area, potete prendere la vostra auto per andare di sentiero in sentiero a visitare i luoghi della prima operazione di sbarco su larga scala nel continente europeo, avvenuta nel Golfo di Salerno.
Infatti, dopo la resa delle truppe italo-tedesche in Nord Africa nel maggio 1943, gli Alleati decisero di attaccare "il ventre molle dell'Europa". Il 9 settembre, con l'Operazione Avalanche, gli Alleati sbarcarono sulle coste della Campania.
Lo sbarco avvenne in un arco di terra di circa 40 km che comprendeva le attuali città di Pontecagnano, Battipaglia, Capaccio, Paestum ed Eboli.
Lo sbarco nel Golfo di Salerno fu chiamato Operazione Avalanche, ma in seguito fu definito una valanga di errori. Qui gli Alleati rischiarono di essere ributtati in mare come mai prima durante il conflitto, e solo dopo aver subito pesanti perdite poterono iniziare l'avanzata verso Napoli, sessanta chilometri più a nord, dove entrarono solo all'inizio di ottobre.
Oggi, chi passa abitualmente per quei luoghi fa certamente fatica a immaginare quei tristi eventi in mezzo a una grande pineta, a stabilimenti balneari, a campeggi e alberghi; eppure basta non usare l'autostrada o le strade principali e osservare attentamente il paesaggio.
Uno sguardo attento ci restituisce i paesaggi del "dopo", e le testimonianze spesso tangibili di quell'operazione: monumenti, targhe, bunker, edifici distrutti o in rovina.
I segmenti del percorso (che sarà completato nel prossimo futuro) si snodano lungo i diversi punti geografici interessati dall'Operazione Avalanche. Lungo il percorso, oltre ai resti della battaglia, sono presenti musei e luoghi della memoria.
L'itinerario "I luoghi dello sbarco e dell'operazione Avalanche" ha l'obiettivo di far conoscere gli eventi bellici che si verificarono sul litorale salernitano e nel suo entroterra nei dieci giorni del settembre 1943, a partire dal 9 settembre.